CONTO CORRENTE - INDEBITO - Cass. civ. Sez. VI - 1 Ordinanza, 22-02-2018, n. 4372

L'azione di ripetizione di indebito, proposta dal cliente di una banca, il quale lamenti la nullità della clausola di capitalizzazione trimestrale degli interessi anatocistici maturati con riguardo ad un contratto di apertura di credito bancario regolato in conto corrente, è soggetta all'ordinaria prescrizione decennale, la quale decorre, nell'ipotesi in cui i versamenti abbiano avuto solo funzione ripristinatoria della provvista, non dalla data di annotazione in conto di ogni singola posta di interessi illegittimamente addebitati, ma dalla data di estinzione del...

RAPPORTO DI LAVORO - Cass. civ. Sez. lavoro Ordinanza, 21-02-2018, n. 4219

La riconducibilità del rapporto di lavoro al contratto di associazione in partecipazione con apporto di prestazione lavorativa da parte dell'associato ovvero al contratto di lavoro subordinato con retribuzione collegata agli utili, esige un'indagine del giudice di merito volta a cogliere la prevalenza, alla stregua delle modalità di attuazione del concreto rapporto, degli elementi che caratterizzano i due contratti, tenendo conto in particolare, che, mentre il primo implica l'obbligo del rendiconto periodico dell'associante e l'esistenza per...

COMUNIONE E CONDOMINIO - Cass. civ. Sez. VI - 2 Ordinanza, 21-02-2018, n. 4255

La speciale normativa urbanistica, dettata dall'art. 41-sexies della legge n. 1150 del 1942, si limita a prescrivere, per i fabbricati di nuova costruzione, la destinazione obbligatoria di appositi spazi a parcheggi in misura proporzionale alla cubatura totale dell'edificio determinando, mediante tale vincolo di carattere pubblicistico, un diritto reale d'uso sugli spazi predetti a favore di tutti i condomini dell'edificio, senza imporre all'originario costruttore alcun obbligo di cessione in proprietà degli spazi in questione. Pertanto,...

OBBLIGAZIONI E CONTRATTI - INADEMPIMENTO - Cass. civ. Sez. III Ordinanza, 20-02-2018, n. 4022

L'interesse di cui all'art. 1455 c.c. non si identifica con l'interesse alla risoluzione, ma consiste nell'interesse all'adempimento. Infatti, posto che l'art. 1455 c.c. parla genericamente di "interesse" della parte non inadempiente, in apicibus la lettera della norma potrebbe essere interpretata in due sensi alternativi: quale interesse alla risoluzione del contratto, oppure quale interesse alla esecuzione del contratto. La prima interpretazione, tuttavia, renderebbe la norma superflua. Se, infatti, si...

ISTRUZIONE PUBBLICA E PRIVATA - Cass. civ. Sez. lavoro, 20-02-2018, n. 4080

In tema di rapporto di lavoro subordinato avente ad oggetto l'insegnamento presso scuole private legalmente riconosciute, ai sensi dell'art. 1, commi 4 e 6 della L. 10 marzo 2000, n. 62, recante norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione, e degli artt. 3 e 6 della L. 19 gennaio 1942, n. 86, l'abilitazione all'insegnamento è requisito di validità del contratto di lavoro avente ad oggetto mansioni di insegnamento. Il mancato possesso del titolo di...

RAPPORTO DI LAVORO - MOBBING - Cass. civ. Sez. lavoro Ordinanza, 16-02-2018, n. 3871

In materia di mobbing, ai fini della configurabilità della condotta lesiva del datore di lavoro rilevano specifici elementi, il cui accertamento costituisce un giudizio di fatto riservato al giudice di merito, non sindacabile in sede di legittimità se logicamente e congruamente motivato. Detti elementi sono: a) la molteplicità dei comportamenti a carattere persecutori o, illeciti o anche leciti se considerati singolarmente, che siano stati posti in essere in modo miratamente sistematico e prolungato contro il dipendente con intento vessatorio; b) l'evento lesivo...

PROPRIETA' E CONFINI - ACCESSIONE - Cass. civ. Sez. Unite, 16-02-2018, n. 3873

In tema di comproprietà, la costruzione eseguita dal comproprietario sul suolo comune diviene per accessione, ai sensi dell'art. 934 c.c., di proprietà comune agli altri comproprietari del suolo, salvo contrario accordo, traslativo della proprietà del suolo o costitutivo di un diritto reale su di esso, che deve rivestire la forma scritta "ad...

INDEBITO - INTERESSI - Cass. civ. Sez. I Ordinanza, 16-02-2018, n. 3912

Nella ripetizione dell'indebito oggettivo ex art. 2033 c.c., il debito dell'accipiens, a meno che egli non sia in mala fede, produce interessi solo a seguito della proposizione di un'apposita domanda giudiziale, atteso che all'indebito si applica la tutela prevista per il possessore in buona fede in senso soggettivo dell'art. 1148 c.c., a norma del quale questi è obbligato a restituire i frutti soltanto della domanda giudiziale, secondo il principio per il quale gli effetti della sentenza retroagiscono al momento della proposizione...

STRANIERI - ESPULSIONE - Cass. civ. Sez. I, 16-02-2018, n. 3916

Ai fini dell'applicazione della misura di sicurezza dell'espulsione dello straniero ex art. 86 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, per la avvenuta commissione di reati in materia di stupefacenti, è necessario non solo il previo accertamento della sussistenza in concreto della pericolosità sociale del condannato, ma anche l'esame comparativo della condizione familiare dell'imputato, ove ritualmente prospettata, con gli altri criteri di valutazione indicati dall'art. 133 c.p., in una prospettiva di bilanciamento tra...

RESPONSABILITA' MEDICA - Cass. civ. Sez. III Ordinanza, 15-02-2018, n. 3693

La mera individuazione di profili di colpa nella condotta del sanitario non è sufficiente all'affermazione della sua responsabilità, richiedendosi anche la ricorrenza del nesso di causa tra la condotta colposa e l'evento di danno, costituente oggetto di un ulteriore ed autonomo accertamento giudiziale, cosicché la sussistenza della prima non comporta - di per sé - la dimostrazione del secondo e...

CONTRATTO DI ASSICURAZIONE - Cass. civ. Sez. III, 15-02-2018, n. 3707

La ratio della disposizione di cui all'art. 1919, comma 2, c.c. che, in caso di assicurazione sulla vita di un terzo, richiede il consenso scritto di quest'ultimo ai fini della validità del contratto, sussiste esclusivamente nel caso in cui il terzo si venga a trovare nella posizione di "mero portatore del rischio", mentre i benefici del contratto assicurativo spettano esclusivamente al contraente o a persona da questi designata nel proprio interesse. Tale necessità, dunque, non sussiste, laddove, nella sostanza, il beneficiario...

SEPARAZIONE DEI CONIUGI - Cass. civ. Sez. VI - 1 Ordinanza, 15-02-2018, n. 3709

Ai fini della determinazione dell'assegno di mantenimento in sede di separazione personale dei coniugi - che, a differenza dello scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, presuppone la permanenza del vincolo coniugale – l'art. 156, comma 2, c.c., deve essere inteso nel senso che il giudice sia tenuto a determinare la misura dell'assegno tenendo conto, non solo dei redditi delle parti, ma anche di altre circostanze non indicate specificatamente, né determinabili a priori, ma da individuarsi in tutti quegli elementi fattuali di...

COMUNIONE E CONDOMINIO - PARTI COMUNI - Cass. civ. Sez. II, 15-02-2018, n. 3739

La motivazione resa dalla Corte di Appello in ordine alla presunzione di comproprietà di un bene, ai sensi dell'art. 1117 c.c., è del tutto insufficiente ove al fine di escludere la presunzione di contitolarità di una corte comune si limiti ad affermare che la parte non abbia chiesto alcun accertamento istruttorio sul punto e che dagli atti emerga che l'unità di proprietà della stessa non confini con la corte anzidetta. In tema di condominio di edifici, invero, la presunzione legale di comunione di talune parti trova applicazione...

DANNI I MATERIA CIVILE E PENALE - Cass. civ. Sez. VI - 3 Ordinanza, 15-02-2018, n. 3767

In tema di danni, l'uccisione di una persona fa presumere da sola, ex art. 2727 c.c., una conseguente sofferenza morale in capo ai genitori, al coniuge, ai figli od ai fratelli della vittima, a nulla rilevando né che la vittima ed il superstite non convivessero, né che fossero distanti (circostanze, queste ultime, le quali potranno essere valutate ai fini del "quantum debeatur"). Nei casi suddetti è pertanto onere del convenuto provare che vittima e superstite fossero tra loro indifferenti o in odio, e che di conseguenza la morte della prima...

CIRCOLAZIONE STRADALE - ECCESSO DI VELOCITA' - Cass. civ. Sez. VI - 2 Ordinanza, 15-02-2018, n. 3781

Nel sistema sanzionatorio previsto dal legislatore nell'art. 142 C.d.S., la proporzionalità è assicurata dalla previsione di scaglioni di velocità, ai quali corrispondono sanzioni progressivamente più elevate, e la struttura della norma, con la indicazione «non oltre [...] km/h», assume il valore 0,1 come elemento che determina il passaggio dall'uno all'altro...