IMMISSIONI RUMORI E SOSTANZE INQUINANTI - DANNO NON PATRIMONIALE - Corte d'Appello Napoli Sez. II Sent., 28-02-2023

In caso di esercizio di attività illecita di manutenzione di natanti, comportante l'immissione di rumori esorbitanti la soglia di normale tollerabilità, ma anche di sostanze inquinanti, quali vernici e altri prodotti chimici, sia nell'aria, sia nel terreno, tali da compromettere il normale svolgimento della vita quotidiana e da nuocere all'integrità psico-fisica delle persone, va applicato il principio di diritto per cui il danno non patrimoniale conseguente a simili immissioni illecite è risarcibile indipendentemente dalla prova documentale di un...

RESPONSABILITA' CIVILE - PERDITA CAPACITA' LAVORATIVA - Tribunale Latina Sez. II Sent., 06-11-2018

In tema di danni in materia civile, il danno patrimoniale da perdita della capacità di lavoro e di guadagno è un danno permanente, nella sua efficacia lesiva proiettato in futuro. Esso deve essere valutato su base prognostica anche a mezzo di presunzioni semplici, salva la determinazione equitativa, in assenza di prova certa del suo ammontare. In altre parole, il danneggiato provata la riduzione della capacità di lavoro specifica, se essa non rientra tra i postumi permanenti di piccola entità, è possibile presumere, salvo prova contraria, che anche la...

COMUNIONE E CONDOMINIO - AEREE COMUNI - Cass. civ. Sez. VI - 2 Ord., 04-07-2018, n. 17460

In tema di condominio negli edifici, ove l'uso della cosa comune da parte di uno dei condomini avvenga in modo da impedire quello, anche solo potenziale, degli altri partecipanti, mentre il danno patrimoniale per il lucro interrotto è da ritenere "in re ipsa", non altrettanto è da dirsi in relazione al danno non patrimoniale, quale disagio psico-fisico conseguente alla mancata utilizzazione di un'area comune condominiale, potendosi ammettere il ristoro di tale ultima posta risarcitoria solo in conseguenza della lesione di interessi della persona di rango...

CIRCOLAZIONE STRADALE- RESPONSABILITA' CONDUCENTE - Cass. civ. Sez. VI - 3 Ord., 22-05-2018, n. 12576

In materia di responsabilità civile da sinistri derivanti dalla circolazione stradale, in caso di investimento di pedone, la responsabilità del conducente è esclusa quando risulti provato che non vi era, da parte di quest'ultimo, alcuna possibilità di prevenire l'evento, situazione ricorrente allorché il pedone abbia tenuto una condotta imprevedibile ed anormale, sicché l'automobilista si sia trovato nell'oggettiva impossibilità di avvistarlo e comunque di osservarne tempestivamente i movimenti.

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DIVULGAZIONE FOTO PERSONALI - SOCIAL NETWORK - MINORI Tribunale Sulmona Sentenza 09-04-2018

Laddove non autorizzato, l'invio a terzi (o, peggio, la pubblicazione su un social network) di una foto ritraente l'immagine nuda di una persona (specie se minorenne) lede una pluralità di interessi attinenti alla sfera della persona e dunque protetti dall'art. 2 Cost., tra cui il diritto alla riservatezza, alla reputazione, all'onore, all'immagine, alla inviolabilità della corrispondenza. Il danno non patrimoniale che ne consegue, si legge in sentenza, è allora certamente risarcibile ai sensi dell'art. 2059...

DANNI I MATERIA CIVILE E PENALE - Cass. civ. Sez. VI - 3 Ordinanza, 15-02-2018, n. 3767

In tema di danni, l'uccisione di una persona fa presumere da sola, ex art. 2727 c.c., una conseguente sofferenza morale in capo ai genitori, al coniuge, ai figli od ai fratelli della vittima, a nulla rilevando né che la vittima ed il superstite non convivessero, né che fossero distanti (circostanze, queste ultime, le quali potranno essere valutate ai fini del "quantum debeatur"). Nei casi suddetti è pertanto onere del convenuto provare che vittima e superstite fossero tra loro indifferenti o in odio, e che di conseguenza la morte della prima...

DANNO NON PATRIMONIALE - Cass. civ. Sez. III, 07-12-2017, n. 29332

In caso di domanda di risarcimento del danno non patrimoniale "da uccisione", proposta iure proprio dai congiunti dell'ucciso, questi ultimi devono provare la effettività e la consistenza della relazione parentale, rispetto alla quale il rapporto di convivenza non assurge a connotato minimo di esistenza, ma può costituire elemento probatorio utile a dimostrarne l'ampiezza e la profondità, e ciò anche ove l'azione sia proposta dal nipote per la perdita del nonno.Cass. civ. Sez. III, 07-12-2017, n. 29332

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